*** Camping FONTANA DELLE ROSE Gargano
SP 53, litoranea Mattinata-Vieste al Km 10 località Mattinatella - Mattinata
tel: 0884.550028 - cell: 348.0755890 DIRETTAMENTE sul MARE del Gargano, aperto da giugno a settembre visita il SITO o spedisci una EMAIL guarda la MAPPA
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Mattinata sul Gargano:
Mattinata, centro agro/turistico del Gargano, sorge su un
terrazzo a 75 metri di altitudine dal quale domina la fertile piana di Mattinata.
Il paesaggio è tipicamente mediterraneo, con enormi distese di uliveti
intervallati qua e la da mandorli, fichi d'india, albicocchi.
Il Territorio comunale si estende su colline da cui si diramano i
"Valloni" dal massiccio del Monte Sacro che, dagli 872 metri sovrasta
l'intero territorio. 20 chilometri di costa, con alte falesie
calcaree e con canali a carattere torrentizio. Alcuni canali continuano nel
ripido corso e precipitano nell'Adriatico tra tanti anfratti, altri si
allargano formando piane alluvionali coperte da rigogliosi uliveti come
le distese della piana di Mattinata, di Tor di Lupo, di
Mattinatella e dei Mergoli.
La costa nord di Mattinata si presenta alta e dalle
pareti bianche, spesso scavate da grotte di varie dimensioni e dalle
tinte singolari.
Nel tratto di costa che va da Mattinata a Vieste (forse il più bello
dell'intero Gargano) si susseguono varie baie: la Baia degli Ulivi, la Baia
degli Aranci, La Baia di
Mattinatella, la Baia delle Zagare
e quella di Vignanotica. Di indubbio fascino sono: la "Grotta Rossa", la
"Grotta del Serpente", la "Grotta Campana" e la "Grotta dei
Pipistrelli".
ARCHEOLOGIA
ED ARCHITETTURA:
Il territorio è ricco di testimonianze che, dai primi insediamenti
paleolitici (Coppa del Principe e Grotte Scurzilli) riassumono il
passato fino ai nostri giorni.
La Necropoli di Monte Saraceno. Dal Sellino Cavola una panoramica
strada sterrata che apre la vista sulla Piana di Mattinata, conduce
all'estremità del Monte nella cui roccia sono incavate 500 tombe della
necropoli dell'antica Matino. Le tombe, a forma di utero, rievocano il
rito del ritorno alla vita pre natale. In esse i morti erano posti
rannicchiati con gli oggetti a loro più cari. Coprivano le tombe lastre
di pietra, le note "stele", sormontate da teste, scudi e falli, secondo
l'entità e l'importanza del defunto. Alcuni reperti Dauni s'ammirano nel
Museo Civico.
Le Ville Romane dell'Agnuli. A pochi metri dal mare, all'imbocco
del porticciolo, risaltano i resti di case patrizie del I-V sec. d.C. le
cui mura esaltano l'ordinata tecnica muraria dei piccoli mattoni
romboidi posti a reticolo e i pavimenti a spina di pesce.
L'Abbazia Benedettina di Monte Sacro. I resti del complesso della
SS. Trinità , edificato sulla vetta del Monte Sacro tra il V e IX secolo,
intorno ad un originario eremo, con la Necropoli di Monte Saraceno,
costituisce la tappa di maggiore interesse dell'itinerario
storico-ambientale. L'area edilizia di 6.500 mq., i 350 metri di mura
perimetrali, il pronao, i massicci pilastri con fini capitelli, ben
rappresentano lo splendore di questa potente Abbazia che, nel XII sec.
controllava gran parte dei terreni fertili di Mattinata, con rilevanti
possedimenti nel Gargano fino alla Terra di Bari. Fu proprio il
difficile governo di tanta ricchezza ad avviarne la decadenza, intorno
al XIV sec. Il pontefice, Sisto V, nel 1481 ne decreterà la fine.
Il Convento Pulsanese della Sperlonga. In una valle, tra gli
ulivi, allo sbocco di una irta e suggestiva gola, si trovano i resti del
Convento di S. Stefano, del XIV sec. ben rappresentato dal bel portale
su cui era posta una statua del Re David che suonava la lira.
GASTRONOMIA:
Mattinata è sicuramente patria dell'olio extravergine di oliva infatti, da anni, fa parte dell'"associazione Nazionale Citta dell'olio". Oltre L'olio d'oliva e terra di mandorle usate soprattutto il pasticceria. Partendo
dall'ottimo olio mattinatese non si possono dimenticare le conserve di
pomodori secchi, carciofini, "lampascioni", asparagi tutti rigorosamente
in olio extra vergine di oliva; sempre da assagiare sono le olive in
salamoia ottime come antipasto o intermezzo tra una portata e
l'altra. Immancabile poi, è la rucola selvatica che accompagna
molti piatti della cucina mattinatese.
Un capitolo a parte meritano i formaggi (di pecora e di capra), derivati
da una antica cultura pastorale, tra i quali: ricotte, canestrati,
pecorini e cacioricotta.
ARTIGIANATO
L"artigianato locale si concentra sulla lavorazione del legno, ferro
battuto e ceramica.
Molto caratteristici sono gli utensili per la cucina (mestoli,
forchettoni, piatti), ricavati dal legno di olivo e i caratteristici
piatti di terracotta di grandi dimensioni (decorati a mano) dove
servire la bruschetta col pomodoro e rucola.